IPHIGENIA IN TAURIDE è l’esito di una triplice ispirazione: il dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris (1787), l’opera di Gluck Iphigénie en Tauride (1779) e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie (1969). Nello spettacolo si assiste alla rinascita animale di Iphigenia e al suo ritorno ad una nuova patria-natura libera da vincoli sociali e religiosi. Interprete è Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata nel rapporto con la propria specificità fisica. Monica nasce con una grave malformazione al volto, condizione che, nonostante i numerosi interventi chirurgici a cui si è sottoposta fin dall’infanzia, non le impedisce di coltivare e praticare con passione i linguaggi della danza contemporanea e della fotografia
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