Nel 200esimo anniversario della nascita di Herman Melville, padre di Moby Dick, gli attori trasporteranno i ragazzi sul Pequod per rivivere le avventure e la poesia di un classico indimenticabile. Avvicinarsi a Moby Dick, provare a comunicare con la balena, trovare un linguaggio che non passa dalle parole ma attraverso le vibrazioni e i suoni è la sfida che hanno deciso di cogliere il regista Lorenzo Bassotto e il musicista e compositore Cesare Picco.
Sulla scena la carcassa di un vecchio pianoforte verticale che diventerà il fulcro dell’azione. Tutto partirà da questa isola di legno e suoni, come se fosse l'unico ponte per avvicinarsi a comprendere la balena. Insieme al pianoforte ci saranno due marinai, due balenieri mancati che si svegliano sempre troppo tardi per potersi imbarcare, diventando, quasi loro malgrado, i narratori privilegiati della vicenda. Testimoni diretti delle avventure di tutti i balenieri che ritornano a casa, ne cantano le loro gesta ogni sera alla taverna di Nantucket. Attraverso il racconto di questa storia epica i protagonisti cercheranno di trasportare i ragazzi sul Pequod per rivivere, in poco più di un’ora, le avventure, le crudeltà, e la poesia di un classico indimenticabile della letteratura
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