Luogo: Teatro Garage
Nel teatro eduardiano Filumena è l’unica protagonista femminile, caratterizzata da senso della realtà, ostinazione, perseveranza e determinazione che la pongono contro tutto e tutti per affermare un sogno che da lungo tempo insegue: la famiglia.
Con un netto rifiuto della disgregazione familiare, in modo ossessivo, eroico e drammatico, attraverso l’orgoglioso amore di madre, ricerca ed impone quel bisogno di unità che non ha conosciuto nell’infanzia e non ha ritrovato nella sua vita da adulta, in un confronto continuo tra passato reale e doloroso e presente ideale, volendo a tutti i costi essere riconosciuta come moglie e come madre da Domenico Soriano, dai figli e dal mondo.
Medea al rovescio, non sacrifica i suoi figli, ma lotta per assicurare loro stabilità e dignità:
Hann’ ‘a sapé chi è ‘a mamma…Nun s’hann’ ‘a mettere scuorno vicino all’ at’uommene…’a famiglia…’a casa…’a famiglia.-
Filumena è ignorante, analfabeta, parla solo il dialetto, ma è egualmente capace d’affermare il suo principio e di difendersi dalle disquisizioni e dai cavilli della legge, opponendo esclusivamente la forza del sentimento.
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