Palazzo bianco è uno dei principali edifici genovesi

Palazzo Bianco

Palazzo Bianco è uno dei principali edifici del centro storico. Fu costruito verso la metà del Cinquecento dagli architetti Domenico e Giovanni Donzello, per volontà di Luca Grimaldi, membro di una grande famiglia genovese. Il palazzo fu ceduto nei Seicento alla famiglia De Franchi e nel 1711 pervenne ai Durazzo-Brignole, che lo restaurarono completamente, adeguandolo ai gusti dell’epoca: dopo questa trasformazione l’edificio fu chiamato col nome attuale, per il colore chiaro degli esterni.

Nel 1889, Palazzo Bianco fu donato al Comune di Genova da Maria Brignole-Sale, duchessa di Galliera, ultima discendente dei Brignole. Per espressa volontà della donatrice, il palazzo fu destinato a galleria pubblica.
Negli anni, la galleria si è arricchita di numerose collezioni private e di acquisti da parte del Comune. Il percorso espositivo di Palazzo Bianco si sviluppa attraverso giardini e terrazze che permettono di apprezzare la bellezza del contesto urbano in cui si trova l’edificio. All’interno, la pinacoteca, la principale della regione, raccoglie esempi di pittura europea, italiana e genovese dal XVI al XVIII secolo. Tra le opere esposte, spiccano quelle dei fiamminghi Hans Memling, Gerard David e Jan Provost, Rubens, Van Dyck e dipinti cinquecenteschi del Veronese e di Filippino Lippi. Gli autori francesi e spagnoli del Sei-Settecento sono presenti con Murillo, de Zurbaràn e de Riberaun. Degli autori italiani - oltre a Barnaba da Modena, Ludovico Brea e Luca Cambiaso e a numerosi pittori genovesi - spiccano uno dei capolavori di Caravaggio (Ecce Homo) e il più bel dipinto del genovese Alessandro Magnasco, il Trattenimento in un giardino d’Albaro.

 

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