Genova. Costruita sulla collina di Castello nel XVI secolo fu quasi completamente distrutta dai della Seconda Guerra Mondiale. Oggi è un luogo dall’atmosfera magica

Foto di Margherita Garibaldi

Santa Maria in Passione

Santa Maria in Passione fu costruita sulla collina di Castello nel XVI secolo su un precedente edificio degli Embriaci risalente al XIII secolo.

I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la distrussero quasi completamente, lasciando però intatto il campanile e la parte della facciata che possiamo ancora ammirare oggi.
Fu distrutto anche il patrimonio artistico che la chiesa custodiva e del quale ci sono rimaste le testimonianze fotografiche conservate dal Comune di Genova
La zona di Castello, una delle più interessanti dal punto di vista archeologico, è il più antico insediamento di Genova ed è stata oggetto di diversi interventi di recupero eseguiti nella seconda metà del secolo scorso. Interventi che, dopo decenni di abbandono, videro anche la costruzione della nuova Facoltà di Architettura sul sito dell'ex convento di San Silvestro, della Fondazione Niccolò Paganini e della sede dell'Osservatorio Urbano Permanente.

Dal 5 ottobre 2014 è aperta al pubblico la Libera Collina di Castello, un nuovo Parco culturale urbano nel sito archeologico di Santa Maria in Passione. Un luogo dall’atmosfera magica che si può raggiungere partendo da San Giorgio seguendo il suggestivo percorso che vede Santi Cosma e Damiano, Santa Maria di Castello, Torre De Castro (più nota come Torre degli Embriaci), attraverso caruggi stretti e ripidi, tanto tipici del centro storico di Genova

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