Gabriele Castagnola
Gabriele Castagnola nacque a Genova nel 1828 e fu studente di Michele Canzio - il cui lavoro più noto è la Villa Durazzo Pallavicino di Pegli - all'Accademia Ligustica di Belle Arti.
Nei primi anni di attività andò controcorrente rispetto agli insegnamenti accademici, producendo illustrazioni satiriche per i giornali La Maga e La Strega e sperimentando uno stile pittorico basato sul verismo di genere (cioè sulla rappresentazione della vita quotidiana).
Negli anni che seguirono si specializzò nel ritratto, ottenendo una certa fama grazie alle mostre organizzate dalle Società Promotrici di Belle Arti.
A partire dal 1858 le persone comuni smisero di essere i soggetti principali dei suoi dipinti, sostituite da grandi personaggi storici o letterari.
In questa fase, le tinte calde della pittura di Castagnola e la caratterizzazione psicologica dei soggetti - ricchi di un'emotività quasi romantica - lo distinsero fortemente dai suoi contemporanei, legati a uno stile rigido e rigoroso.
Lasciata Genova intorno al 1860, soggiornò in diverse città Italiane prima di stabilirsi definitivamente a Firenze, dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1883.
L’anno forse più prolifico della sua carriera fu il 1865, durante il quale Castagnola realizzò Il fine di Alessandro de' Medici, un dipinto profondamente romantico che ebbe tanto successo da essere inviato all'Esposizione universale di Parigi del 1867. Lo stesso anno fu nominato accademico di merito presso l'Accademia di Genova ed eseguì Bianca Cappello, un dipinto olio su tela ancora conservato nel museo dell’Accademia Ligustica.
Sfidando la mentalità del suo tempo, provocò scandalo con le rappresentazioni audaci di celebri amori tra cui quello tra Filippo e Lucrezia, rappresentato nella gigantesca tela Fra Filippo Lippi pittore fiorentino dichiara il suo amore alla monaca Lucrezia Buti mentre la teneva a modello per dipingere una Madonna.
La produzione di Castagnola è importante per il mondo dell’arte genovese grazie al suo verismo - fedele ma mai banale - e ad uno stile che conserva uno spirito indipendente.
Maria Pia Demme