"...mi trovo ora in una bella città, una vera bella città: Genova. Si cammina sul marmo, tutto è marmo: scale, balconi, palazzi. I suoi palazzi si susseguono fitti; passando per le vie, si scorgono grandi soffitti patrizi tutti dipinti e dorati."
Gustave Flaubert
Il Comune di Genova L'attuale centro storico di Genova coincide con la città medievale costruita dentro le mura del 1154, più il sobborgo di ponente dove era l'Arsenale, lungo la più importante strada per l'Italia settentrionale e l'Europa. Isolati, strade, piazzette e carruggi rispecchiano quindi la città pianificata e costruita tra il 1130 e il Trecento.
Le strade più grandi e alcune piazze sono state costruite o allargate con demolizioni tra il Cinquecento e il Seicento (Via Garibaldi, Via Balbi, etc..) e nell'Ottocento (Via San Lorenzo, Via Cairoli, Via XXV Aprile, Via Gramsci, Piazza San Lorenzo, Piazza Matteotti, Piazza Fontane Marose). Non è mai esistita una gran piazza centrale, con gli edifici del potere civile e religioso, ma piccole piazze consortili delle famiglie più potenti e dei mercati specializzati.
Strada Nuova, Strada Maggiore, Via Aurea o Rue des Rois (la via dei Re), come la definì Madame De Staël, rappresenta uno degli interventi urbanistici più rivoluzionari della Genova rinascimentale e, probabilmente, il primo esempio di lottizzazione in Europa.
Il borgo di Boccadasse, con le sue case dalle tinte pastello, addossate le une alle altre e strette attorno ad una piccola baia, anche se ormai circondato dal contesto cittadino, si è conservato pressoché immutato nel tempo, come lo si sarebbe potuto vedere uno o due secoli fa, circostanza che ne ha fatto una delle più note attrattive turistiche genovesi.
Piazza De Ferrari è la piazza principale di Genova e il fulcro commerciale, finanziario ed economico della città. La piazza è dedicata a Raffaele De Ferrari, duca di Galliera, politico e banchiere.
Via Prè è caratterizzata da case medievali, addossate l'una all'altra, nel corso dei secoli sopraelevate dai tre o quattro piani originali fino a sette, causando anche problemi di staticità degli edifici. La strada percorre parallelamente al mare il tratto che va da Porta dei Vacca a Piazza della Commenda, tra un edificio e l'altro si aprono i caratteristicicaruggi, che collegano via Prè con via Gramsci, a mare, e con Via Balbi, a monte.Questa via fu, fino all’apertura di Via Balbi, l’unica via di uscita dalla città verso ponente.
Purtroppo, a causa di un regolamento nazionale sulla toponomastica, dal 12 settembre 2016 Campopisano, come Campetto, diventa Piazza ma non è difficile immaginare che per molti genovesi resterà sempre e solo Campopisano e tanto per rinfrescarci la memoria ne ripercorriamo brevemente la storia.
Questa antica via, che prende il nome dall'omonima chiesa di San Luca, ha origini molto antiche. Il "carrubeus major" infatti, rappresentò per secoli l'unica via di comunicazione verso il Ponente.
Nel IX secolo, appena fuori dalle mura cittadine, c’era un piccolo campo coltivato un “campetto”. E’ solo con la costruzione delle mura del Barbarossa che quella zona entrò nella cerchia cittadina per diventarne un importante polo commerciale, con botteghe di fabbri, orefici, artigiani, pittori etc... ed al centro di questa fiorente vita economica c’era proprio quel “campetto” che per tutti era oramai “Campetto” per rimanerlo fino ad oggi.
Il Belvedere Montaldo è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della città, un punto di osservazione unico da cui godere di un panorama favoloso sul Centro Storico e il porto. È bene precisare che il Belvedere è solo una parte dell'altrettanto nota Spianata Castelletto, la zona pianeggiante delimitata a Nord da piazza Goffredo Villa.
Nel quartiere Molo, è la strada che unisce Piazza Banchi e Campetto. È una delle vie principali del centro storico di Genova e, grazie ai molti negozi e bistrot presenti, anche una delle più frequentate da genovesi e turisti. Come buona parte delle strade di Genova, anche Via degli Orefici, prende il nome dall’attività che un tempo era prevalentemente esercitata nella strada stessa.
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