Libertà d’informazione e sviluppo sostenibile

Incontri e rassegne
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Data: 16 Ottobre 2019

Antonio Calabrò - Libertà d’informazione e sviluppo sostenibile

Crescono, anche nei paesi occidentali, le teorie che mirano a rompere la relazione virtuosa tra capitalismo e democrazia liberale. Anche la libertà di stampa è nel mirino. Per evitare che le istituzioni e le nostre stesse abitudini di vita ne vengano travolte, occorre riflettere attentamente sui valori dell’impresa e del mercato, sulle responsabilità sociali d’un migliore sviluppo economico e sulla funzione essenziale dell’informazione. Una riflessione, dunque, su come costruire un “discorso pubblico” consapevole, capace di giudizio e di critica. E su come usare al meglio le possibilità offerte dalle tecnologie digitali per ritessere un rapporto positivo tra conoscenza, libertà e responsabilità e tra benessere e solidarietà sociale. Partendo dal monito del “Washington Post”: “Democracy dies in darkness”.

Dal 2002 Reporters without Borders redige ogni anno un Rapporto, il World Press Freedom Index, che valuta il livello della libertà di stampa in 180 paesi, esaminando indicatori-chiave come il grado di pluralismo, l’indipendenza dei ‘media’, il contesto in cui essi operano, il quadro legislativo, la maggiore o minore trasparenza e la qualità complessiva delle infrastrutture che sostengono la produzione di notizie e dell’informazione. Non è invece soggetto d’esame la politica dei governi.
L’indicatore globale, quello regionale ed infine la classifica dei singoli paesi, vengono elaborati sulla base di questionari e verificati ‘sul campo’ in tutto il mondo da esperti in analisi quantitative.
La ‘lectio magistralis’ del Professor Calabrò verrà introdotta da una relazione di Beppe Manzitti finalizzata ad illustrare i risultati del ‘World Press Freedom Index’. Essa prevede la proiezione della classifica dei 180 paesi presi in esame.
Antonio Calabrò è direttore della Fondazione Pirelli, vicepresidente di Assolombardia, presidente di Museimpresa e membro dei board di numerose istituzioni e società (Univesristà Milano Bicocca, Nomisma, Touring Club, Orchestra Verdi, Centro per la cultura d’impresa, UniCredit Lombardia, Fondazione Unipolis). Giornalista e scrittore, ha lavorato a L’Ora, il Mondo, la Repubblica, è stato direttore editoriale del gruppo il Sole 24Ore e ha diretto La lettera finanziaria e l’agenzia di stampa ApCom. Tra i suoi ultimi libri, Orgoglio Industriale, Cuore di Cactus, La morale dl tornio, i mille morti di Palermo. Insegna all’Università Cattolica di Milano.

Beppe Manzitti, dopo l’attività professionale nel settore assicurativo è stato Membro del CdA della “Fondazione Ansaldo ONLUS” e della Giunta di Confindustria, Genova. Attualmente è membro del Consiglio Generale dell’ILSREC, del CdA della GOG Giovine Orchestra Genovese, Vice-Presidente della ‘Società di Letture e Conversazioni Scientifiche’ e Accademico Effettivo della “Accademia Ligure di Scienze e Lettere, per la Classe di Lettere”. Conferenziere e saggista, ha collaborato a ‘Il Secolo XIX’ e pubblicato numerosi saggi di carattere storico e letterario in Riviste specializzate. Ha curato un’edizione del Corvo di Poe (Interlinea, Novara) e nel 2004, in occasione di Genova Capitale della Cultura ha raccolto in due volumi, Genova, città narrata, 153 testimonianze sulla città (Viennepierre, Milano)

 

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