Luogo: Sala Mercato
Simona Semenič, classe 1975, è una delle più intriganti drammaturghe e performer slovene. Dopo essersi imposta con le sue creazioni, arriva in Italia grazie al lavoro di ricerca della studiosa Martina Alessia Parri e dalla storica del teatro Annamaria Monteverdi.
Scrittrice, interprete e regista di spettacoli autobiografici l’autrice indaga sistematicamente il ruolo della donna e del corpo femminile nella Storia e nel panorama contemporaneo. Nel suo processo di lavoro, ha elaborato un tipo di scrittura teatrale che lei stessa definisce “dramma performativo”, inaugurando un approccio inedito alla testualità, che integra concezioni, pratiche, strategie discorsive tradizionali a nuove tecniche d’espressione: la sua è una scrittura che trasforma il testo in un corpo fluido, vivo, capace di esprimersi e “agire” un atto performativo.
I, The Victim, del 2007, simbolico e potente titolo, è la prima opera teatrale solista della Semenič, che ha scritto e interpretato questo testo autobiografico nel quale tratta dei suoi incontri ravvicinati con forze oscure di varia natura. Condividendo la sua esperienza di malattie debilitanti come l’epilessia e del modo in cui esse sono affrontate dal sistema sanitario, la drammaturga indaga l’anatomia della mente di una “vittima,” offrendo «un’analisi autoironica e spiritosa di un’anima e di un corpo che non solo sopportano la tragedia ma nel loro modo contorto, la bramano anche». Nel delineare un ritratto delle crude complessità della vita, questo spettacolo invita a riflettere su come le difficoltà possano forgiare l’identità, influenzino e segnino profondamente la vita di ciascuno. Lucida la conclusione cui giunge la Semenič: «Non siamo nulla senza la tragedia che abbiamo sopportato»
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