Bernardo Strozzi (1582-1644) - La conquista del colore

Mostre
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Data: 11 Ottobre 2019 - 12 Gennaio 2020

Città: Genova, Italia

Bernardo Strozzi (1582-1644) - La conquista del colore

Dall’11 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020 a Genova approda la mostra “Bernardo Strozzi (1582-1644). La conquista del colore”: monografica con oltre quaranta opere, di cui una quindicina mai esposte e cinque inediti assoluti, che ripercorre i momenti principali della carriera del “prete genovese”, tra i principali artisti del Seicento noto a livello internazionale.

L’evento celebra il quindicesimo anniversario dell’apertura al pubblico di Palazzo Nicolosio Lomellino, la splendida dimora tra i Rolli di Strada Nuova, che conserva lo straordinario ciclo di affreschi di Bernardo Strozzi, riscoperto al primo Piano Nobile nel 2000.

Iniziative ed eventi collaterali permetteranno di scoprire l’artista in musei e luoghi culturali della città e della Liguria. Promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus è curata da Anna Orlando e Daniele Sanguineti.

Curata da Anna Orlando e Daniele Sanguineti, l’esposizione rappresenta un evento straordinario, sia dal punto di vista scientifico che culturale, con l’eccezionale opportunità di esporre le opere del pittore a confronto diretto con il suo ciclo di affreschi-capolavoro, riportato alla luce nel 2000 e l’unico esposto al pubblico in un contesto museale.

Il percorso espositivo
Nelle cinque sale al piano nobile di Palazzo Nicolosio Lomellino, l’esposizione – che conta una cinquantina di opere, di cui una ventina mai esposte e sette inediti assoluti – ripercorre i principali momenti artistici del maestro, con l’obiettivo di mostrare al pubblico il meglio della sua opera e gli aspetti più affascinanti del suo singolare contributo alla storia della pittura genovese del Seicento.

Attraverso i dipinti per la devozione domestica, le pale d’altare, i ritratti e le nature morte, si arriva al cuore della mostra, la sala centrale del Primo Piano Nobile, che custodisce l’affresco-capolavoro, ponendo quindi l’attenzione sul tema dello spazio.

Qui, un sistema di specchi invita il visitatore a osservare il racconto colorato dell’“Allegoria dell’Evangelizzazione del Nuovo Mondo” che l’artista immaginò per il marchese Luigi Centurione, allora proprietario del Palazzo. Si entra quindi in quel “mood” di stravaganza e meraviglia tipico dell’età Barocca, di cui Strozzi è protagonista e pioniere, anche grazie all’allestimento di una selezione di opere che fanno da richiamo all’affresco e che rievocano, in particolare, il periodo finale trascorso a Venezia. Basta citare la presenza in mostra delle fasi progettuali per la grande tela dispersa ma testimoniata da un frammento e due grandi abbozzi, che Strozzi dipinge intorno al 1635 per il soffitto della chiesa degli Incurabili nel capoluogo veneto.

La mostra celebra, anche con la presenza di capolavori quali l’Allegoria della Pittura della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, La Fama della National Gallery di Londra e il Suonatore di liuto del Kunsthistoriches Museum di Vienna, la perfetta sintesi tra luce, colore e spazio che il maestro genovese raggiunge con la maturità, a Venezia, dove rimane dal 1632 circa fino alla morte nel 1644.

L’esposizione si conclude con una sala didattica, mirata ad approfondire il tema della bottega con il confronto diretto tra due repliche autografe dello stesso soggetto e una intrigante opera di bottega, ancora in prima tela, osservabile anche sul retro

 

 

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  • Da 11 Ottobre 2019 a 12 Gennaio 2020

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