Da pochi giorni Berto Fasce è rimasto solo, l’amata moglie Pandora, integerrima ed economa padrona di casa, è morta lasciandogli in eredità solamente un vaso di scarso valore. Berto, ormai vedovo e senza figli, è rassegnato ad una vita di solitudine quando per un caso fortuito rompe il vaso e scopre un testamento con il quale la defunta consorte lo nomina erede di una cospicua fortuna. L’affezionata Ernesta, anziana amica di famiglia, gli conferma che la Signora Pandora ha scritto di suo pugno quel foglio, ma gli interrogativi non mancano. Quale è, infatti l’origine di tutto quel denaro? Non certo un’eredità familiare perchè la scomparsa non aveva famiglia ed era di modeste origini, non certo una vincita perchè ne avrebbe parlato con il marito... L’importante è comunque che l’eredità ci sia e l’euforico Berto si licenzia perchè stufo dei lunghi anni trascorsi alle dipendenze del disonesto Commendator Spinola, promette in regalo alla portinaia Wanda, patita spettatrice del piccolo schermo, una televisione nuova e condivide la sua gioia con la collega Annamaria Ricciardi e con Marina Poggi, simpatica vicina di casa. Il disastro, invece, si profila all’orizzonte e i guai si abbattono sul povero Berto: la sorella Renata e la sua collaboratrice Gloria scoprono che altri vantano diritti sull’eredità e giunge in casa persino una giovane tedesca, Elisa Von Rucht, a complicare la vicenda. Il lieto epilogo giunge inaspettato e per nulla scontato perchè...
Powered by iCagenda