Conosci Genova, tutto quello che devi sapere per vivere o visitare la città: la storia, le curiosità, le cose da fare e le cose da vedere, i palazzi, le chiese e molto altro... Buona lettura e mi raccomando, se trovi interessante quello che leggi condividilo
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La cucina genovese offre molti piatti, alcuni noti in tutto il mondo altri quasi sconosciuti anche ai genovesi. Facciamo insieme questo viaggio alla scoperta dei sapori liguri
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A cura di Paola Spinola
La strada ha un preciso anno di nascita: il 1550, primo esempio di lottizzazione a livello europeo, via Giuseppe Garibaldi presenta una unicità stilistica e di concezione che la rese già allora celebre internazionalmente. Pieter Paul Rubens ne studiò palazzi, e i suoi disegni contribuirono alla diffusione dello stile rinascimentale nel Nord dell'Europa.
Via Garibaldi, inizialmente Via Aurea poi Strada Nuova, venne progettata da Bernardino Cantoni, probabilmente ben consigliato dal suo Maestro, di Galeazzo Alessi. La costruzione dell'intero gruppo degli edifici iniziò nel 1550 e durò circa quarant'anni.
Via Garibaldi è una delle principali strade di Genova e una delle maggiori dell'intero centro storico sotto l'aspetto architettonico per l'impatto magnificente dei suoi palazzi, alcuni dei quali inclusi negli appositi Rolli.
Dal 13 luglio 2006 è inserita, insieme a tutto il sistema dei Rolli, fra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Pillole di cultura e brevi approfondimenti per scoprire storie, curiosità, aneddoti e aspetti poco noti di Genova, a cura di Paola Spinola.
Qui vi proponiamo qualche titolo di libri le cui vicende si dipanano all'ombra della Lanterna...
Foto di Paola Spinola
La storia secolare di Genova è ricca di vicende, aneddoti, curiosità e leggende che ci vengono tramandati da tempo immemore. Alcune storie ci raccontano un passato glorioso, altre appartengono a tempi più recenti, ma tutte fanno parte del nostro patrimonio culturale
Paola Spinola
Foto di Stefano Eloggi
"...mi trovo ora in una bella città, una vera bella città: Genova. Si cammina sul marmo, tutto è marmo: scale, balconi, palazzi. I suoi palazzi si susseguono fitti; passando per le vie, si scorgono grandi soffitti patrizi tutti dipinti e dorati."
Gustave Flaubert
Il Comune di Genova
L'attuale centro storico di Genova coincide con la città medievale costruita dentro le mura del 1154, più il sobborgo di ponente dove era l'Arsenale, lungo la più importante strada per l'Italia settentrionale e l'Europa. Isolati, strade, piazzette e carruggi rispecchiano quindi la città pianificata e costruita tra il 1130 e il Trecento.
Le strade più grandi e alcune piazze sono state costruite o allargate con demolizioni tra il Cinquecento e il Seicento (Via Garibaldi, Via Balbi, etc..) e nell'Ottocento (Via San Lorenzo, Via Cairoli, Via XXV Aprile, Via Gramsci, Piazza San Lorenzo, Piazza Matteotti, Piazza Fontane Marose). Non è mai esistita una gran piazza centrale, con gli edifici del potere civile e religioso, ma piccole piazze consortili delle famiglie più potenti e dei mercati specializzati.
Foto di Paola Spinola
La parte di centro storico compresa fra via di Canneto il Lungo, porta Soprana, la collina di Castello e la Ripa Maris rappresenta una delle parti più antiche della città. In questa zona pianeggiante, degradante verso il mare, possiamo collocare infatti l'antico insediamento romano, risalente al III secolo a.C., costruito ai piedi dell'antico castrum di origine preromana.
Tracce e testimonianze di quell'epoca sono piuttosto scarse ma si può ancora individuare la disposizione regolare dell'abitato lungo gli assi ortogonali del Cardus e del Decumanus, un tempo probabilmente costituiti dalle attuali via di San Bernardo e via Chiabrera.
Ma senza andare così indietro nel tempo, questa zona, per come ci appare ancora oggi, è particolarmente caratteristica e interessante, in quanto qui troviamo tutte le peculiarità della Genova medievale: stretti caruggi e piccole corti familiari, alte torri, edicole votive, nobili residenze, antiche botteghe.
A parte poche eccezioni, quasi tutte le piazze del centro storico di Genova erano un tempo degli spazi privati attorno ai quali sorgevano le abitazioni dei diversi membri di una famiglia o di una consorteria. In questi luoghi si svolgeva la vita quotidiana, fatta di produzioni manifatturiere, scambi commerciali, accordi economici e talvolta anche politici. Esempi di tali corti sono piazza Sauli, piazza San Bernardo, piazza Valoria, piazza Grillo Cattaneo, piazza Stella, e piazza dei Giustiniani.
Fino alla prima metà del '300 le diverse abitazioni erano dotate di logge, portici al livello stradale dove tali attività avevano luogo. Successivamente, col mutare delle abitudini e delle esigenze, le attività e le interazioni sociali si spostarono all'interno delle abitazioni e così le logge vennero tamponate. Possiamo trovare resti di tali logge in via di San Bernardo, via dei Giustiniani, in via delle Grazie e molti luoghi ancora.
I palazzi costruiti a partire dalla seconda metà del Trecento non presentano più logge esterne ma sono caratterizzati da sontuosi portali, quasi sempre ornati con le insegne araldiche della famiglia, che conducono a atrii o cortili interni, come quello di palazzo Salvago in piazza San Bernardo, di palazzo Lorenzo Cattaneo in piazza Grillo Cattaneo e quelli dei palazzi della famiglia Sauli nella piazza omonima.
Un aspetto peculiare della vita politica di Genova fu sempre l'estrema litigiosità dei suoi abitanti. Le famiglie più importanti si disputavano le prestigiose cariche politiche che permettevano di accedere più facilmente alle ricche commesse commerciali; la città era continuamente dilaniata da queste rivalità che spesso sfociavano in aperti scontri armati tra fazioni. In questi casi le corti familiari, quelle piazze private a cui accennavamo prima, si trasformavano in autentiche roccaforti, prese d'assalto dagli avversari. I caruggi circostanti venivano interrotti per isolarsi e dal proprio "castello" si portavano avanti scontri cruenti che potevano durare giorni. Ancora adesso si possono scorgere dettagli o particolarità che ci raccontano quei tempi. Non mi riferisco ai buchi lasciati dai dardi o ai colpi di spada che si vedono sulle colonne del portale di San Gottardo in San Lorenzo ma agli stretti caruggi della città vecchia. Stretti, per poter essere facilmente chiusi ad impedirne il passaggio, e quasi mai allineati col caruggio di fronte negli incroci, in modo da impedire la visuale agli eventuali assalitori, visuale che sarebbe stata invece garantita agli assediati dalla presenza delle torri.
Un tempo Genova contava diverse decine di torri. Esse erano un elemento imprescindibile di ogni corte familiare ma col tempo molte vennero demolite o inglobate nei palazzi attigui, alcune abbassate, altre cambiarono funzione. In questa zona sono ancora presenti la torre dei Maruffo, quella dei De Castro e quella degli Alberici, riconvertita in campanile della chiesa di San Giorgio.
Piazza San Giorgio corrisponde approssimativamente all'antico Foro romano ed era uno dei rari spazi pubblici della Genova medievale. Su di essa si affacciano due chiese: quella di San Torpete, un tempo cappella gentilizia della famiglia Cattaneo, e quella di San Giorgio, dove veniva custodito il vessillo del Comune, raffigurante San Giorgio nell'atto di uccidere il drago. Un'immagine ricorrente nella Genova medievale che ancora adesso possiamo ammirare, riprodotta nei tanti sovrapporta come quello presente in piazza Cattaneo o in via di Canneto il Lungo.
Non possiamo terminare questa veloce panoramica senza citare due autentici gioielli medievali quali la chiesa di San Donato e quella dei Santi Cosma e Damiano, splendide nella loro semplicità e muti testimoni delle vicende che nei secoli hanno animato queste strade.
La visita di questa suggestiva porzione di centro storico non offre solamente interessanti testimonianze del passato. Essa è tutt'oggi viva, operosa, disseminata di botteghe storiche, negozi, trattorie e ristoranti....
Immergersi in essa ci permette di vivere e rivivere Genova, com'era e, nonostante il trascorrere dei secoli, com'è ancora adesso: dinamica, laboriosa, ricca e accogliente.
Paola Spinola
Foto di Paola Spinola
Disseminate attorno alla Cattedrale di San Lorenzo, centro religioso e politico della città fin dal Medioevo, sorgono grandi e piccole chiese. Tesori incastonati fra i caruggi, muti testimoni della sua storia gloriosa e indispensabili strumenti per capire le sue vicende sociali, artistiche e religiose
Paola Spinola
Chiese e...>>>
Foto di Luca Soldano
La "Strada Nuova" è una delle strade più interessanti del mondo dal punto di vista architettonico. Dal 1550 le maggiori famiglie della città costruirono qui i loro palazzi, originariamente fu chiamata “Via Aurea”.
Rubens tanto si stupì per questi palazzi e per la loro modernità da riunire in un volume i disegni così da essere di esempio alle grandi famiglie di Anversa.
Via Garibaldi può considerarsi l'ideale punto di arrivo per una visita al centro storico di Genova che, dopo quello di Venezia, è il più vasto d’Italia e d’Europa e che nel suo complesso è giunto intatto fino ai nostri giorni.
Dal 2006 le “Strade nuove” (Via Garibaldi, Via Cairoli, Via Balbi) sono state incluse nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme al sistema “I Palazzi Dei Rolli”.
I nobili genovesi fecero costruire all’interno del centro storico numerosi palazzi di grande splendore.
Un decreto del Senato del 1576 promulgava un “elenco ufficiale dei palazzi dei Rolli” riconoscendone il particolare pregio. Questo stesso decreto obbligava i proprietari dei palazzi ad ospitare visite di stato, in base all’importanza dell’ospite veniva scelto il palazzo.
I palazzi dei Rolli sono 114 (42 iscritti dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità) ed ancora oggi appartengono in parte a privati.
Non solo Rolli >>>
Genova è una città che custodisce un patrimonio artistico di inestimabile valore, talvolta trattato come un tesoro ed esibito con orgoglio, altre volte conservato in piccole chiese nascoste nei caruggi. Ad arricchirlo non furono solamente i Genovesi, ma anche alcuni tra i più importanti artisti internazionali che soggiornarono e lavorarono nella Superba.
Maria Pia Demme
Inutile dire che La Superba non è solo Lanterna o Acquario, per la tua visita di un giorno qui trovi qualche idea....
“Distesa in fondo al suo golfo con la noncurante maestà di una regina… Genova viene, per così dire, incontro al viaggiatore”
(A. Dumas, 1841)
Più di 10 cose da vedere a Genova, insomma non solo l'Acquario merita una visita. Qui puoi trovare qualche idea per passare un giorno a Genova.
La cinta muraria:
Genova è sempre stata centro della vita politica e culturale del mediterraneo. Per difendere questa sua posizione dotata di mura, torri e castelli.
Della cerchia più antica rimangono ancora alcuni tratti di mura, porte e torri.
Della protezione costruita tra il 1700 e il 1800 rimangono molte testimonianze. Si trovano ancora in buone condizioni forti, mura, torri, polveriere.
In questa sezione puoi trovare materiale informativo e fotografico sulle difese di Genova
La Genova della storia, quella che va dal Mandraccio (molo vecchio) a Capo di Faro (la Lanterna) è suddivisa in sei sestieri:
Maddalena, Pré, Molo, Portoria, San Vincenzo, San Teodoro
Nell'area della Genova antica sono rimaste ancora moltissime targhe delimitanti i sestieri.
Con decorrenza dal 1° gennaio 1874, il Regio Decreto n. 1638 del 26 ottobre 1873 soppresse sei comuni limitrofi, unendoli al Comune di Genova. All'atto dell'unione con Genova i sei comuni non furono modificati nei loro confini e costituirono le cosiddette sei frazioni suburbane:
Foce, San Francesco d'Albaro, San Martino d'Albaro, San Fruttuoso, Marassi, Staglieno
Sono ancora visibili, sulle cantonate nei punti di confine, le vecchie targhe marmoree indicanti le primitive delimitazioni territoriali.
Infine, in 31 dicembre 1925 il Consiglio dei Ministri decise l'ampliamento della città di Genova con l'aggregazione di 19 comuni limitrofi:
Apparizione, Bavari, Bolzaneto, Borzoli, Cornigliano Ligure, Molassana, Nervi, Pegli, Pontedecimo, Prà, Quarto dei Mille, Quinto al Mare, Rivarolo Ligure, San Pier d'Arena, San Quirico, Sant'Ilario Ligure, Sestri Ponente, Struppa, Voltri
Portando i suoi estremi confini da Voltri a Nervi, a Pontedecimo, Genova aumenta di oltre due terzi la sua popolazione, che dalla cifra di 304.108 (censimento 1921) salirà a quella di 541.562.
Il Territorio della città di Genova non era stato modificato dal 1873, quando furono aggregati i comuni di Foce, San Francesco d'Albaro, Staglieno ed altri, che ora fanno con Genova un tutto armonico.»
L'ampliamento così deciso venne sancito dal Regio decreto-legge n. 74 del 14 gennaio 1926, che venne modificato dal successivo Regio decreto-legge n. 662 del 16 aprile 1926.
Le profonde trasformazioni della città nel corso degli anni compresi tra le due guerre, trovarono un supporto determinante nelle grandi opere pubbliche. È del 1926 il progetto di sistemazione del promontorio di San Benigno che comporterà lo spianamento del colle e la realizzazione di un nuovo collegamento viario (via Cantore) tra Genova e Sampierdarena (1929). Sono del 1928 i progetti di copertura del Bisagno e di prosecuzione di via Dante con costruzione di una nuova galleria. È dei primi anni trenta la costruzione della strada camionale dei Giovi inaugurata nell'ottobre 1935. In questo quadro di grandi trasformazioni le comunità annesse non persero identità e peculiarità locali. Questo fenomeno trovò rispondenza assai limitata a livello amministrativo. Solo in 12 dei 19 Comuni «unificati» con l'operazione del '26 vennero costituiti gli uffici delle «Delegazioni» comunali corrispondenti ai Comuni soppressi. In queste delegazioni (Bolzaneto, Cornigliano, Molassana, Nervi, Pegli, Pontedecimo, Prà, Rivarolo, Sampierdarena, Sestri, Struppa,Voltri) vengono attivati uffici preposti ai servizi anagrafici e di stato civile e trovano sede sezioni staccate di nettezza urbana, manutenzione strade, vigilanza urbana. Le delegazioni coprono circa i tre quarti del territorio cittadino e riguardano quasi la metà della popolazione comunale.
Nel 1969 viene approvato il regolamento che istituisce i «Consigli di Quartiere e di Delegazione». Alle 12 preesistenti delegazioni si aggiungono i 13 quartieri di Castelletto, Foce, Marassi, Oregina, Portoria, Pre-Molo-Maddalena, San Francesco d'Albaro, San Fruttuoso, San Martino, San Teodoro, Staglieno, Sturla-Quarto, Borgoratti-Apparizione, San Desiderio-Bavari. Nel 1978 viene approvato dal Consiglio Comunale il «Regolamento sulla partecipazione e sul decentramento» in applicazione della Legge 278 del 1976. Il 21 giugno 1981, contemporaneamente alle elezioni per il Consiglio Comunale, si effettua la prima elezione diretta dei 525 Consiglieri Circoscrizionali.
I CENTRO EST | Oregina Castelletto Lagaccio Maddalena Prè Molo |
II CENTRO OVEST | San Teodoro Sampierdarena |
III BASSA VAL BISAGNO | Marassi San Fruttuoso |
IV VAL BISAGNO | Staglieno Molassana Struppa |
V VALPOLCEVERA | Rivarolo Bolzaneto Pontedecimo |
VI MEDIOPONENTE | Sestri Ponente Cornigliano |
VII PONENTE | Voltri Pra Pegli |
VIII MEDIO LEVANTE | Foce Albaro San Martino |
IX LEVANTE | Sturla Quarto Quinto Nervi Sant Ilario |
I quartieri>>>
Qui puoi trovare una guida ai personaggi liguri famosi, non solo cantautori genovesi ma anche uomini che hanno lasciato un segno nella storia, nell'arte, nella politica, nello sport etc..
“Tòcchi d’istöia” è la rubrica di divulgazione storico-culturale itinerante di InfoGenova per genovesi e non, appassionati e amanti della Superba e “foresti”. Perché itinerante? Al fine di differenziarsi da entità con scopi similari, essa si pone l’obiettivo di rendere più accessibile e fruibile la conoscenza storica riguardo ai principali siti d’interesse della nostra città, di raccontare le storie e le curiosità più impensabili organizzando anche visite guidate programmate. La nostra missione è quella di “unire genovesi amanti della città che si impegnano, nei limiti delle possibilità di ognuno, a diffondere la conoscenza del territorio, del suo immenso patrimonio artistico e culturale, delle sue radici e della sua storia attraverso la divulgazione di materiale su web e social e attraverso l'organizzazione di eventi come mostre, visite guidate, incontri etc…” “Tòcchi” perché la rubrica seguirà un andamento a puntate. Una rubrica per di più dinamica, con la possibilità di interagire e portare le proprie testimonianze all’interno di uno spazio di conversazione.
Insomma, a dispetto della stereotipata tipica accoglienza genovese, benvegnûi
A cura di Riccardo Tadei
Foto di Francesco Gragnoli
Iniziamo col dire che a Genova le cose da vedere sono tante che anche ai genovesi spesso capita di notare cose mai notate prima e che ci sono moltissime guide professionali che possono guidarvi in un tour turistico con professionalità e competenza, detto questo, se non sai cosa vedere a Genova, qui puoi trovare una guida ai principali percorsi che si sviluppano principalmente nel centro storico tra caruggi, corti, chiese e palazzi imponenti, tra leggende e storie tramandate in secoli di storia, attraversando i "Quartieri dove il sole del Buon Dio non da i suoi raggi" cantati da Fabrizio De Andrè.
Useremo come punto di partenza il palazzo San Giorgio, nella zona dell'acquario, che spesso è la prima zona in cui i pulmann e le macchine dei turisti arrivano.
Ovviamente ci sono vari servizi turistici (Genova Giro città in pulmann, noleggio delle Le bighe del Bigo, Trenino Pippo turistico, Gita in battello) che troverai sul piazzale dell'area del porto antico
Non dimenticate un comodo paio di scarpe.......
Buon divertimento.
Foto di Paola Spinola
Genova è una città di mare e da sempre commercianti, viaggiatori, emigranti, letterati e artisti hanno scambiato non solo merci ma anche cultura ed esperienze.
Puoi trovarne testimonianza nella ricchissima offerta dei suoi musei, allestiti all’interno di ville e palazzi storici, un modo diverso di conoscere la “Superba” Capitale europea della cultura 2004.
Musei di Strada Nuova:
Castello D'Albertis Museo delle culture del Mondo
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Museo di Sant’Agostino
Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”
Museo di Storia Naturale “Giacomo Doria”
Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano
Lanterna di Genova
Casa di Colombo e Torri di S. Andrea
MuMa - Musei del Mare e della Navigazione:
Commenda di Prè
Museo Navale di Pegli
Musei di Nervi
Wolfsoniana
GAM - Galleria d’Arte Moderna
Raccolte Frugone
Museo “Giannettino Luxoro”
Musei del Ponente
Museo di Archeologia Ligure
Museo di Storia e Cultura Contadina
Aziende, associazioni o altri che per qualche motivo hanno incrociato la nostra strada
Percorrere le vie di Genova è come sfogliare un ricco e antico libro di storia. Ogni angolo, pilastro e incisione cela grandiosi racconti e imprese eroiche. Ogni gradino è consumato dal passaggio di grandi del passato, che hanno contribuito a rendere orgogliose le nostre origini. Per questo motivo scelgo di svelare i legami tra i nobili palazzi, le antiche residenze con la storia e le imprese di chi per secoli li ha abitati.
Francesca Galeano