Tòcchi d’istöia

Tòcchi d’istöia

“Tòcchi d’istöia” è la rubrica di divulgazione storico-culturale itinerante di InfoGenova per genovesi e non, appassionati e amanti della Superba e “foresti”. Perché itinerante? Al fine di differenziarsi da entità con scopi similari, essa si pone l’obiettivo di rendere più accessibile e fruibile la conoscenza storica riguardo ai principali siti d’interesse della nostra città, di raccontare le storie e le curiosità più impensabili organizzando anche visite guidate programmate. La nostra missione è quella di “unire genovesi amanti della città che si impegnano, nei limiti delle possibilità di ognuno, a diffondere la conoscenza del territorio, del suo immenso patrimonio artistico e culturale, delle sue radici e della sua storia attraverso la divulgazione di materiale su web e social e attraverso l'organizzazione di eventi come mostre, visite guidate, incontri etc…” “Tòcchi” perché la rubrica seguirà un andamento a puntate. Una rubrica per di più dinamica, con la possibilità di interagire e portare le proprie testimonianze all’interno di uno spazio di conversazione.

Insomma, a dispetto della stereotipata tipica accoglienza genovese, benvegnûi

A cura di Riccardo Tadei

 

 

 

 

“La Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio” ed il suo Palazzo

 

La “Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio”, appellativo completo e corretto del più comune appellativo “Banco di San Giorgio”, rappresenta forse l’istituzione genovese più conosciuta a livello globale.

 

“Rex in purpurei, senator in Curia, captivus in urbe”

Sicuramente meno conosciuto del suo “collega” della laguna, la carica di “Doge” della Repubblica di Genova ha rappresentato l’istituzione di vertice dell’antico stato ligure dal 1339 al 1797; secoli in cui si susseguirono ben 184 “Serenissimi”. Sebbene rappresenti solo due dei cinque stadi istituzionali attraverso i quali lo stato genovese è transitato (prima i Consoli, poi i Podestà, a seguire i Capitani del Popolo, ed infine i Dogi, prima perpetui e poi biennali), la forma di governo dogale resta sicuramente la più affascinante e curiosa.

 

Genova, dalla A alla Z...

"Genova"... quanti pensieri possono passare per la testa al solo menzionare o udire questo nome. Come spiegarla però ad un "foresto"?
Genova non è una città facile da spiegare...ma perché, diciamocelo, lei stessa non si è mai spiegata al mondo.

I Complessi religiosi della Collina di “Castello”

 

La collina di “Castello”...o colle di Sarzano…insomma, quella zona di Genova vecchia che tutti più o meno conosciamo o di cui almeno rintracciamo la localizzazione. Ma per come tutte quelle cose che “più o meno conosciamo”, la realtà dei fatti storici è sovente ben più curiosa e sfaccettata.

 

I Sestieri di Genova 

(le carte base per le illustrazioni sono tratte dal sito di Marco Cazzulo “Genova Ieri, Oggi e Domani”)


Il centro storico di Genova, semplicisticamente inquadrato a volte come, “i vicoli”, presenta in verità una natura antropica leggermente più complessa e curiosa. La Genova “vecchia”, quella che da Capo di Faro (la lanterna) giungeva e giunge sino alla foce del Rio Torbido sotto il colle di Carignano, è suddivisa in rioni, quartieri, localmente denominati “SESTIERI”.

 

 

Che nome strano…esiste? o per meglio dire, esisteva? Ad alcuni una campana suona, ai più nessuna. Il promontorio di S.Tommaso era un piccolo sbalzo roccioso, a picco sul mare, localizzato esattamente nella posizione dell’odierna Stazione Marittima. Questo stesso posto diede anche il nome alla porta occidentale delle mura del 1300; data la presenza della chiesa omonima: la porta di S.Tommaso. 

 

La Genova che non c’è più

Il nome di “Via Madre di Dio” è altamente evocativo tra i Genovesi, anziani, di mezza età, e forse anche alcuni giovani…Non sarà mai troppo il raccontare una vicenda che costituisce forse una delle macchie, se non la macchia più grande, per la storia recente della nostra città. In moltissimi ne hanno parlato, ne hanno scritto, ne hanno raccontato, e limitarmi a fare lo stesso in termini troppo semplicistici sarebbe in parte ridondante e poco accattivante per chi leggerà queste righe. 

 

 

Il Palazzo Ducale di Genova: "O Paxo"

Sede di mostre, luogo di incontri, spazio per eventi e centro focale del centro storico genovese…il Palazzo Ducale. Una presenza quasi scontata, ferma, immutabile, che da sempre troneggia sull’iconica piazza De Ferrari e con una storia tutta da raccontare. “O Paxo”; così il suo appellativo nella parlata locale, dietro alle sue mura nasconde una storia centenaria culminante con le pagine più gloriose della Serenissima Repubblica, sebbene la sua evoluzione ed il suo sviluppo durante i secoli passati non siano quasi mai stati lineari.

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