di Stalker Teatro
progetto e regia Gabriele Boccacini
con Adriana Rinaldi, Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Erika di Crescenzo
musiche originali eseguite dal vivo Riccardo Ruggeri
Prospero è il nome del celebre protagonista de “La tempesta” di W. Shakespeare ed è anche il titolo scelto per il nostro spettacolo; un nome proprio italiano, con una significativa risonanza nella cultura internazionale.
Siamo stati ispirati dal nome del protagonista di un’opera teatrale così famosa, per la scrittura di una sceneggiatura, che si fonda su una struttura narrativa dove i dati della storia incrociano sorprendenti espedienti fantastici che si traducono concretamente nell’azione scenica di costruzione di una grande installazione artistica.
Nella commedia di W. Shakespeare, Prospero è il nobile spodestato che riconquista il potere terreno grazie alle sue arti magiche: un artefice dell’immaginario, colui che riesce a plasmare il proprio e l’altrui destino grazie alla magia, intesa come una “scienza” per studiare e conoscere l’universo e l’umanità intera.
Prospero è quindi un artefice della propria storia, come l’artista che crea, anche nella dimensione della parola e dell’immaginario, plasmando e componendo materie e materiali.
Il termine “prospero” è anche una voce del verbo prosperare: una concreta condizione di sviluppo dell’essere umano che ben rappresenta il motivo dominante, l’indirizzo poetico di Stalker Teatro per la creazione di una positiva relazione con il pubblico.
Alla base di questo progetto l’esperienza pluridecennale di Stalker Teatro nel campo delle diverse discipline: teatro, musica, arti visive.
L’allestimento dello spettacolo Prospero prevede l’utilizzo di multipli di semplici oggetti (elementi in legno e in plastica colorati), pensati come elementi utili per la realizzazione delle azioni e la costruzione dell’impianto scenico. Infatti parallelamente alla narrazione, estremamente semplificata, della vicenda di Prospero che sarà recitata e cantata, sarà costruita dai performer una grande struttura scenica che al termine dello spettacolo potrà essere praticata anche dagli spettatori.
La storia sarà dunque narrata al pubblico attraverso una composizione di azioni, musiche, canti, parole e immagini che nel loro insieme costituiranno la successione delle scene che daranno vita allo spettacolo.
Powered by iCagenda