Palazzi in San Matteo
Questa è l'immagine di copertina del nostro gruppo Facebook. Ho scattato la foto in piazza San Matteo, in cui sono visibili il palazzo di Lamba Doria e quello di Andrea Doria, donatogli dalla Repubblica nel 1528.
Credo che l'immagine meriti un commento poiché i due palazzi, apparentemente simili, sono in realtà profondamente diversi.
Il palazzo di Lamba Doria rappresenta la tipica dimora gentilizia di inizio '300, con un ampio portico ad uso commerciale al piano terreno, un accesso piuttosto modesto e quasi defilato e la facciata interamente decorata con le tipiche strisce bianche e nere, sulle quali sono decantate le glorie militari del committente. Le finestre, un tempo polifore, sono sormontate da mascheroni e altre decorazioni.
Il palazzo a fianco (costruito a metà del Quattrocento per Lazzaro Doria) venne donato dalla Repubblica ad Andrea Doria dopo che questi, nel 1528, impose la fine della dedizione francese ed il passaggio all'alleanza filo-spagnola. In realtà non vi abitò mai, preferendo alloggiare nel palazzo di Fassolo che si fece costruire poco fuori città.
Ad un occhio attento le differenze sono piuttosto evidenti. Non v'è traccia di porticato e l'ingresso, sormontato da una lapide che ricorda la donazione, appare più sontuoso e ricco di decorazioni (non visibile nella foto).
La tipica fasciatura bicroma arriva a coprire solo la parte bassa mentre quella superiore era un tempo ricoperta di affreschi ormai scomparsi.
Differenti anche le finestre con bifore e quadrifore che si aprono sotto archi in stile moresco senza alcuna decorazione a rilievo.
Al secondo piano una loggia affacciata su due lati, chiusa da finestre, e in alto un'altra loggia ad angolo.
Un palazzo decisamente diverso da quello attiguo, che riunisce elementi antichi e nuovi, fondendosi però in maniera armoniosa con gli altri edifici di questa caratteristica piazza.
Paola Spinola