Interessante lapide in San Matteo

Nel chiostro della chiesa di San Matteo è collocata un'interessante lapide che ci narra la storia di due statue.

Si riferisce alle effigi di Andrea e Giovanni Andrea D'Oria, realizzate da Giovanni Montorsoli, la prima, e Taddeo Carlone, la seconda, che erano poste di fronte alla facciata di palazzo Ducale, su due piedistalli ancora visibili. Sulla nostra lapide sono riportate le iscrizioni che descrivevano le due statue:


"ANDREAE D'ORIAE
QUOD REMPUBLICAM DIVTIVS OPPRESSAM
PRISTINAM IN LIBERTATEM VINDICAVERTI
PATRI
PROINDE PATRIAE APPELLATO
SENATUS GENUENSIS
IMMORTALIS MEMOR BENEFICII
VIVENTI POSUIT"
"JO ANDREAE D'ORIA
PATRIAE LIBERTATIS CONSERVATORE
S C P"


La lapide prosegue accennando ai tristi fatti del 1797, quando la furia iconoclasta della rivolta antinobiliare portò all'abbattimento delle due statue.
La famiglia Doria recuperò quanto rimase e lo collocò nel chiostro, "...presso al gentilizio tempio fondato da Martino D'Oria nel MCXXV dove riposano le spoglie di quei magnanimi".
Sotto a questa grande lapide ce n'è un'altra più piccola che spiega come i resti delle due statue furono ceduti dalla famiglia Doria al Comune di Genova nel 1935, per essere ricollocate a palazzo Ducale.
Nel 2010 esse, o meglio, ciò che ne rimane, sono state poste su due piedistalli ai piedi dei due scaloni che conducono al piano nobile del palazzo e sono tuttora visibili.

Paola Spinola

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