Niccolò Paganini
Il 27 ottobre 1782 nasce a Genova, da una famiglia di modeste condizioni, Niccolò Paganini. Il padre, Antonio, ha la passione per la musica e durante la giovinezza gli impartisce lezioni di mandolino e di chitarra e lo indirizza verso lo studio del violino.
Seguito inizialmente da maestri di scarso valore, nel 1795 parte per Parma dove viene affidato alle cure del maestro Gaspare Ghiretti che gli da lezioni di composizione e di contrappunto. In questi anni tiene vari concerti in Italia settentrionale e sempre viene accolto con entusiasmo, ormai è uno stimato ed affermato concertista al punto che tra il 1805 al 1809 è in servizio a Lucca presso la corte della sorella di Napoleone.
Ritenendo troppo gravosi gli impegni di corte lascia Lucca e si dedica completamente all'attività concertistica, si esibisce in Emilia Romagna ed in Lombardia soggiornando principalmente a Milano per poi fare ritorno alla natale Genova dove conobbe Angiolina Cavanna, tra i due nacque una burrascossa relazione, si trasferirono a Parma lei rimase incinta e il padre di lei denunciò Paganini per rapimento e seduzione di minore, denuncia che lo porterà a passare una settimana in carcere.
Riprende quindi la sua attività concertistica ancora più vigorosamente di prima, i suoi tour toccano tutte le più importante piazze italiane dove spesso, oltre al pubblico, trova avventure sentimentali e, nel 1825, da una di queste ha un figlio, Achille.
La carriera continua e lo porta fuori dai confini nazionali, nel 1828 a Vienna il pubblico chiede più volte la ripetizione del concerto, in Polonia conosce Chopin, Shumann e tutti i più importanti musicisti dell’epoca, viene nominato “maestro di Cappella di Corte” dal Re di Prussia, fa concerti in Germania, in Francia ed in Inghilterra.
Nel 1833, a seguito di uno scandalo per una relazione sentimentale con Charlotte Watson deve tornare in Italia dove dopo aver ricoperto diversi incarichi in vari teatri si ammala e dopo aver soggiornato a Genova si trasferisce a Marsiglia dove le sue condizioni di salute peggiorano ulteriormente, diventa afono a causa dell'aggravarsi della sua malattia, la tisi laringea di origine sifilitica.
Il 27 maggio 1840 muore.
Alcune curiosità: nel febbraio 1818 a Torino, Carlo Felice di Savoia, gli chiede di ripetere un brano. L'energia che Paganini metteva nelle sue prestazioni era tale che arrivava talvolta a procurarsi importanti lesioni ai polpastrelli e nell'occasione il musicista fece rispondere al re "Paganini non ripete". Gli venne revocato il permesso di eseguire un concerto in programma.
Così ebbe origine Il famoso detto "Paganini non ripete"
Nell'ordinamento pre-vigente la legge di Riforma dei Conservatori di Musica n.508/99, era obbligo all'Esame di Diploma presentare 6 Capricci di Paganini a scelta tra i 24 dell'Op.1.
Si ipotizza che Paganini fosse affetto da una sindrome marfanoide, che spiegherebbe l'aracnodattilia (dita estremamente lunghe e mobili), che gli permise di arrivare a livelli di esecuzione tecnica insuperati.
Per mostrare le sue doti di violinista, Paganini aveva l'abitudine di incidere le corde dei violini che utilizzava durante i concerti, in modo tale che si rompessero quasi tutte tranne l'ultima. Ciò aveva lo scopo di mostrare la sua versatilità.
Dal 1954 si svolge a Genova, presso il Teatro Carlo Felice, il Premio Paganini, giunto nel 2015 alla 54ª edizione.
Il concorso che si articola in 3 prove presenta notevoli difficoltà, infatti a volte il primo premio non viene assegnat orchestra.
Il 12 ottobre all'eventuale vincitore è concesso l'onore di suonare il "Cannone", il famoso violino di Paganini, costruito nel 1743 dal liutaio Bartolomeo Giuseppe Guarneri e conservato a Palazzo Doria-Tursi, Musei di Strada Nuova - Genova.