Gli oggetti e le persone della vita diurna abitano anche quella notturna. Ma i sogni li trasformano: deformati, ingigantiti o rimpiccioliti, spesso riconoscibili solo da pochi dettagli, a volte spaventano e altre fanno ridere per la loro assurdità. E questo fin da bambini. Lo Schiaccianoci è il balletto che apre il sipario sul vivace e fantasioso mondo notturno infantile: è il sogno che una bambina, Clara, fa la notte di Natale, trasfigurandone tutti gli elementi, dagli invitati alla festa ai regali. Le gioie, i desideri e le paure dell’infanzia danzano su una musica di perfezione e trasparenza mozartiane, colorata di timbri fatati: raramente Čajkovskij è stato così elegante, raffinato, ironico, inventivo, leggero. Balletto ambientato a Natale diventato, col tempo, il balletto di Natale, è rinnovato dalle coreografie di Amedeo Amodio e dalla presenza del teatro d’ombre de “L’Asina sull’Isola”. Le scene sono di Lele Luzzati, di cui il Teatro Carlo Felice continua a tenere viva la memoria e l’opera, artista che proprio nell’infanzia e nel sogno ha scoperto le radici del suo inconfondibile stile.
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