Il tema della mostra riguarda la delimitazione o l’eliminazione dei confini, che rappresentano la sopravvivenza della civiltà.
Attraverso le opere visionarie di artisti outsider, marginali e autodidatti, forse ancora poco noti e valorizzati rispetto al loro talento, ma attentamente selezionati sulla scena internazionale, viene presentata al pubblico una riflessione su insider e outsider, integrazione ed esclusione nell’arte, specchio della nostra società.
Le opere di artisti come Kuffjca Cozma, Margot, Izabella Ortiz, Evelyne Postic , Davide Mansueto Raggio, Joskin Siljan e Julia Sisi possono rappresentare oggi quelle nuove visioni dell’immaginario che si districano attraverso i meandri della mente, veri e propri passaggi di senso “altro”, canali che valicano ogni confine prestabilito.
Le mappe di mondi labirintici esposte nell’occasione tracciano percorsi originali, guidando lo spettatore a una lettura lenta e riflessiva dell’arte, intesa sia come pratica formale che come pensiero astratto.
In collaborazione con Limax – Slow Thinking, Genova; Association Polysémie Contemporaine, Marsiglia, Francia; Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli (IMFI), Genova-Quarto; Museo dell’Arte Naïf e Marginale (MNMA), Jagodina (Belgrado), Serbia e con la consulenza organizzativa di M Gallery, Genova
dal martedì al venerdì 9-18.30;
sabato e domenica 9.30-18.30.
Ingresso libero.
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