Tevye, un lattaio con cinque figlie femmine, vede sposare le tre figlie maggiori a tre pretendenti secondo modalità sempre più lontane dalle tradizioni del villaggio. Se questo può essere - non senza problemi! - accettabile nel caso della figlia maggiore Zeitel (che non chiede il preventivo consenso del padre, ma si sposa con un ragazzo del villaggio) e della seconda figlia Hodel (che neppure chiede il permesso, solo la benedizione, per sposare un giovane ebreo con ideali rivoluzionari), nel caso della terza figlia Chava (che sposa un ragazzo cristiano) Tevye non riuscirà ad accettare questo ulteriore passo, che determinerà una frattura famigliare (forse) insanabile. Sullo sfondo di queste vicissitudini famigliari e nel contesto degli stravolgimenti “del mondo di fuori”, un editto zarista ordinerà a tutta la popolazione ebraica del distretto locale di abbandonare la propria terra ed i propri beni, costringendo tutti i personaggi a trovare, in brevissimo tempo, una nuova collocazione nel mondo.
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