Palazzo Spinola Genova

Palazzo Spinola di Pellicceria

o Palazzo Francesco Grimaldi

Il Palazzo, costruito da Francesco Grimaldi prima del 1593, viene subito inserito nei Rolli di prima categoria  e il suo prospetto su Piazza Superiore di Pellicceria è documentato nel volume “I palazzi di Genova” di Pier Paolo Rubens.

Nel 1650 il Palazzo viene ceduto ad Ansaldo Pallavicino a cui si deve un importante arricchimento della collezione di quadri, tra i quali le tele ereditate da padre, Doge della Repubblica nel periodo 1637-39, come il ritratto di Ansaldo Pallavicino ad opera di Anton Van Dyck.

La proprietà passa per asse ereditaria al figlio Niccolò Agostino e poi a sua sorella Anna Maria Pallavicino, (moglie di Gerolamo Doria) per poi andare in dote alla figlia Maddalena Doria, moglie di Niccolò Spinola, che pensa di sottopone il palazzo impreziosendolo, tra l’altro, con dipinti degli artisti più quotati come Lorenzo De Ferrari, Giovanni battista Natali, Sebastiano Galeotti e realizzando la galleria degli specchi.

Nel 1824 l'eredità viene spartita tra Giovanni Battista, Ugo e Giacomo Spinola di Luccoli, a cui tocca il palazzo con la clausola di trasferirsi a vivere nella residenza di Pellicceria, che porterà in dote un gran numero di opere dalle sue collezioni private, le sale saranno impreziosite da quadri di Luca Giordano, Bernardo Strozzi e molti altri. A lui si devono anche alcuni interventi, tra i quali, la ristrutturazione delle cucine storiche. Vivrà nel palazzo fino alla sua morte, avvenuta nel 1858.

Durante la seconda guerra mondiale il palazzo viene seriamente danneggiato, il terzo ed il quarto piano vengono completamente distrutti ed i proprietari, i marchesi Paolo e Franco Spinola, nel 1958, decidono di donare il Palazzo e tutte le opere in esso presenti allo Stato italiano che si impegna al “mantenimento dell'aspetto di dimora storica”, fino ad oggi ha mantenuto l’impegno.

Oggi, su suggerimento degli stessi marchesi, ospita la Galleria nazionale di palazzo Spinola. Sono esposti i capolavori provenienti dalla donazione Spinola ma non solo. Tra questi la statua della Giustizia di Giovanni Pisano, l'Ecce homo di Antonello da Messina, il Ritratto equestre di Gio. Carlo Doria di Pietro Paolo Rubens.

 

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