Il Battesimo di Cristo del Passignano

Nella seconda cappella della Chiesa del Gesù a Genova, insieme al Martirio di San Giovanni Battista e alle statue di Taddeo Carlone raffiguranti Zaccaria ed Elisabetta, è conservato il Battesimo di Cristo del Passignano. 

Il vero nome di quest'ultimo è Domenico Cresti, nato a Passignano - una frazione di Tavarnelle Val di Pesa da cui l’artista prende il soprannome - e vissuto tra il 1559 e il 1638.

La formazione artistica del Passignano inizia a Firenze, dove apprende la grande importanza che i Toscani attribuiscono al disegno e alla linea.

Dopo aver collaborato con il maestro Federico Zuccari alla realizzazione degli affreschi per la Cupola del Brunelleschi, soggiorna con lui a Roma dedicandosi allo studio dei grandi artisti e in particolar modo delle opere conservate nei Palazzi Vaticani.

È il periodo trascorso dal Passignano a Venezia a costituire una svolta essenziale per la formazione di un suo stile personale.

Grandi artisti come Tiziano, Tintoretto e Veronese influenzano fortemente il modo in cui il Passignano utilizza il colore, permettendogli di sperimentare i toni densi e profondi del cromatismo Veneto che definiscono forme e volumi senza dipendere dai contorni del disegno.

Sono anni di confronto e dibattito tra i sostenitori della scuola toscana e quelli della scuola veneta, ma la sobrietà delle opere del Passignano unita alla grande abilità nell’uso del colore lo consacrano come l’artista capace di unire i due stili, garantendogli popolarità e riconoscimento.

Le prime opere ad esprimere questa nuova consapevolezza artistica, almeno tra quelle conservate fino ad oggi, sono gli affreschi della Cappella Salviati nella Chiesa di San Marco a Firenze.

Tempo dopo, il Passignano ottiene il lavoro più importante della sua vita: la realizzazione delle pale d’altare per la Basilica di San Pietro.

La sua Crocifissione di San Pietro, una delle opere più apprezzate e pagate dal Papa, lo rende meritevole dell’onorificenza di Cavaliere di Cristo.

La combinazione delle caratteristiche artistiche appena descritte rende il Battesimo di Cristo un’opera molto significativa.

La composizione si sviluppa con armonia e ordine intorno ad un asse di simmetria sul quale sono posti Dio Padre, lo Spirito Santo sotto forma di colomba e la testa del Cristo.

La maniera in cui il colore definisce i volumi - soprattutto i nudi - attraverso un uso sapiente di luci ed ombre non toglie nulla alla forza del disegno e alla precisione delle forme.

Il dinamismo delle schiere angeliche e della figura del Padre porta l’attenzione dell’osservatore sul gesto di San Giovanni Battista, che versa l’acqua sul capo di Gesù Cristo.

La grande forza dell’immagine è resa possibile proprio dall’abilità tecnica dell’artista, che riesce a combinare il meglio delle scuole alle quali si è formato senza che l’una prevalga sull’altra.

Maria Pia Demme

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