Stazione di Principe
Con 42 milioni di passeggeri all’anno è una delle principati stazioni ferroviarie d’Italia, Genova Piazza Principe è, tra le 25 stazioni della città, una delle due principali.
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Foto di Luca Soldano
La "Strada Nuova" è una delle strade più interessanti del mondo dal punto di vista architettonico. Dal 1550 le maggiori famiglie della città costruirono qui i loro palazzi, originariamente fu chiamata “Via Aurea”.
Rubens tanto si stupì per questi palazzi e per la loro modernità da riunire in un volume i disegni così da essere di esempio alle grandi famiglie di Anversa.
Via Garibaldi può considerarsi l'ideale punto di arrivo per una visita al centro storico di Genova che, dopo quello di Venezia, è il più vasto d’Italia e d’Europa e che nel suo complesso è giunto intatto fino ai nostri giorni.
Dal 2006 le “Strade nuove” (Via Garibaldi, Via Cairoli, Via Balbi) sono state incluse nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme al sistema “I Palazzi Dei Rolli”.
I nobili genovesi fecero costruire all’interno del centro storico numerosi palazzi di grande splendore.
Un decreto del Senato del 1576 promulgava un “elenco ufficiale dei palazzi dei Rolli” riconoscendone il particolare pregio. Questo stesso decreto obbligava i proprietari dei palazzi ad ospitare visite di stato, in base all’importanza dell’ospite veniva scelto il palazzo.
I palazzi dei Rolli sono 114 (42 iscritti dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità) ed ancora oggi appartengono in parte a privati.
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Con 42 milioni di passeggeri all’anno è una delle principati stazioni ferroviarie d’Italia, Genova Piazza Principe è, tra le 25 stazioni della città, una delle due principali.
Palazzo della Nuova Borsa Valori, meglio noto come Palazzo della Borsa, è un palazzo storico di Genova, situato in piazza De Ferrari.
Costruito dagli architetti Dario Carbone e Amedeo Pieragostini, il palazzo ha un'architettura che richiama lo stile neo-cinquecentesco, mentre gli interni, opera di Adolfo Coppedè, sono ispirati allo stile Art Nouveau.
Nel 1855 un decreto annunciava ufficialmente la nascita della Borsa del Commercio a Genova, ospitata dalla Loggia di Banchi e dal Palazzo Senarega, e amministrata dalla Camera di Commercio della città.
Il 27 giugno 1905 nasce una nuova società, Società Nuova Borsa, per la costruzione del Palazzo della Borsa. Il luogo dove oggi sorge l'edificio fu acquistato nel 1906 dalla società sopra citata, e il palazzo fu inaugurato il 20 luglio 1912.
Nel 1912 la Borsa Merci rimase nella Loggia di Banchi mentre la Borsa Valori si trasferì in piazza De Ferrari, nel nuovo edificio.
Con l'informatizzazione delle borse e il passaggio al sistema telematico, la Borsa di Genova ha chiuso il 28 febbraio 1994. Oggi l'edificio è prevalentemente adibito a spazio espositivo.
La monumentale facciata con pilastri bugnati ha forma tondeggiante in stile neo-cinquecentesco. La facciata è rivestita in Marmo Rosso di Verona e pietra rossa di Filettole. Verso piazza De Ferrari, l'edificio ha un gigantesco frontone con la scritta Borsa.
Al suo interno, la Sala delle Grida ha una superficie di 960 mq, all'epoca la più grande d'Italia. Al centro Adolfo Coppedè realizzò una grande sala ellittica, con colonne di marmo a sorreggere una cupola.
Il Palazzo della Borsa si trova in piazza De Ferrari, e la stazione della metropolitana e degli autobus più vicina è De Ferrari, a circa 80 metri di distanza. Si può raggiungere la piazza in autobus, con una delle Linee 18, 20, 35, 36, 37, 39, 40, 606, 607, 618, 635, 640 e 641.
Le Palais de la Bourse est un bâtiment historique de Gênes, situé sur la piazza De Ferrari.
Construit par les architectes Dario Carbone et Amedeo Pieragostini, le bâtiment présente une architecture qui rappelle le style néo-XVIe siècle, tandis que les intérieurs, œuvre d'Adolfo Coppedè, s'inspirent du style Art nouveau.
En 1855, un décret annonça officiellement la naissance de la Bourse du commerce de Gênes, hébergée par la Loggia di Banchi et le Palazzo Senarega, et administrée par la Chambre de Commerce de la ville.
Le 27 juin 1905, une nouvelle société est née, Società Nuova Borsa, pour la construction du Palais de la Bourse. Le lieu où se dresse aujourd'hui le bâtiment a été acheté en 1906 par ladite société, et le bâtiment a été inauguré le 20 juillet 1912.
En 1912, la bourse de marchandises est restée dans la Loggia di Banchi, tandis que la bourse des valeurs a déménagé à piazza De Ferrari, dans le nouveau bâtiment du Palais.
Avec l'informatisation des bourses et le passage au système télématique, la Bourse de Gênes a fermé le 28 février 1994. Aujourd'hui, le bâtiment est principalement utilisé comme espace d'exposition.
La façade monumentale avec des piliers en pierre de taille a une forme arrondie dans un style néo-XVIe siècle. La façade est revêtue de marbre rouge de Vérone et de pierre rouge Filettole. Vers la Piazza De Ferrari, le bâtiment a un gigantesque fronton avec les mots Borsa.
A l'intérieur, la Sala delle Grida a une superficie de 960 mètres carrés, à l'époque la plus grande d'Italie. Au centre, Adolfo Coppedè a construit une grande salle elliptique, avec des colonnes de marbre soutenant un dôme.
Le Palais de la Bourse est situé sur la piazza De Ferrari, et la station de métro et de bus la plus proche est De Ferrari, à environ 80 mètres. Vous pouvez rejoindre la place en bus, avec l'une des lignes 18, 20, 35, 36, 37, 39, 40, 606, 607, 618, 635, 640 et 641.
Claudia Franzò
Edificato in Via Balbi, allora nuova strada di comunicazione, Palazzo Balbi Senarega fu costruito su progetto dell’architetto Bartolomeo Bianco per volere dei fratelli Giacomo e Pantaleo Balbi, ricchi finanzieri dell’epoca.
Il Palazzo Ducale di Genova (storicamente conosciuto come Pâxo, contrazione dell'antico termine genovese Parâxo) è uno dei principali edifici storici cittadini. Già sede del dogato dell'antica Repubblica, è attualmente uno dei principali poli museali del capoluogo ligure.
Edificato tra il 1565 e il 1567 da Francesco Casella per volere di Paolo Battista e Nicolò Interiano. Le notizie successive risalgono all’epoca dei “Rolli”. Per la sua magnificenza ed imponenza il Palazzo viene rappresentato dal Rubens nel suo volume “I palazzi di Genova”.
La villa fu costruita tra il 1560 e il 1563 per Vincenzo Imperiale su progetto dei fratelli Ponzello.
Costruita nel XVI secolo dalla famiglia Di Negro, quando molti nobili genovesi fecero costruire le loro “seconde case”, Villa Rosazza (detta lo scoglietto) nel ‘700 fu sottoposta a lavori di recupero della struttura, guidati dall’architetto Tagliafichi che ha introdotto elementi in stile neoclassico. Un giardino all’italiana circonda la costruzione, con fontane e statue, che sale fino a alla collina.
La villa, che deve al suo nome al magnate dell’industria austriaco Adolf Gruber che l’acquistò nel 1856, fu costruita dal nobile genovese Stefano de Mari nella seconda metà del Cinquecento nell’elegante quartiere di Castelletto,
L’edificio fu costruito da Franco Lercari a partire dal 1571, non si sa molto su chi l’abbia progettato, la parte inferiore della facciata è decorata a bugnato a punta di diamante, mentre i piani superiori, in origine una serie di logge aperte, poi chiuse da vetrate e murate all'inizio dell'Ottocento.