Palazzo Salvago

Costruito nel 1532 per Agostino e Giacomo Salvago sul sito della “curia” medievale della famiglia Stregiaporco e sul sedime dell’edificio che la Gabella del 1414 assegna a Marco Salvago, il palazzo costituisce la sede di rappresentanza dell'”albergo” sino al 1637, quando si affida a Bartolomeo Bianco una diversa collocazione della casa esistente al numero civico 1 di Vico Vegetti.


L’edificio a blocco, opera dell’architetto Domenico Caranca, già autore del progetto per il Palazzo Arcivescovile, si rinnova nel 1550 con Ottavio Semino che sulla facciata principale esegue gli affreschi, poi cancellati con il restauro del 1937 che scoprì fasce bicrome e archetti trilobati medievali dietro le ultime porzioni di intonaco.
Ciò che resta oggi esternamente è il portale di Giacomo Della Porta e Nicolò da Corte; le due statue in marmo del timpano raffigurano due uomini selvaggi appoggiati su leoni come simbolo della famiglia Salvago, la cui arme venne distrutta nel 1797 dal governo rivoluzionario provvisorio.
Rimasto sempre legato a proprietà unitarie, come i nobili Cicala e i “borghesi” Olcese, il palazzo è stato restaurato di recente.

Fonte: Ennio Poleggi, Atlante dei palazzi di Genova, ed. 1998, Umberto Allemandi & C Editore

Foto: Paola Spinola

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