I Capitani del Popolo costruiscono la grandezza di Genova con Palazzo Ducale

All’indomani della celebre Battaglia della Meloria del 1284, in cui Genova trionfò nettamente su Pisa, la città cominciò a prendere coscienza del proprio prestigio.

Fra i tanti provvedimenti presi in quel periodo ci fu la decisione di individuare un luogo fisso, una sede pubblica in cui potessero riunirsi i rappresentanti del Comune. Fino ad allora, infatti, Genova non era dotata di un palazzo pubblico adibito a questa funzione. Solitamente ci si riuniva nel palazzo arcivescovile o nelle case di vari esponenti della nobiltà, ma adesso la città ha nuove esigenze. Così nel 1291 i Capitani del Popolo Corrado Doria e Oberto Spinola acquisirono degli edifici dei Doria e, tre anni dopo, anche l’adiacente palazzo dei Fieschi. Da questo complesso di edifici nacque quello che oggi conosciamo come Palazzo Ducale. Il termine ducale venne aggiunto in seguito, quando nel 1339 diventerà la sede del primo Doge genovese, Simone Boccanegra.

 

Facciata Matteotti. Palazzo Ducale.

 

Non ci sono notizie certe riguardo la struttura e l’aspetto dell’epoca. Secondo Orlando Grosso che ne curò il restauro nel XX secolo, l’edificio avrebbe avuto una pianta trapezoidale, con un’altezza complessiva di 25 metri suddivisa su tre piani, compreso un piano terra dotato di porticato. Accanto all’edificio spicca anche la torre Grimaldina, già utilizzata come sede dei Capitani del Popolo nel 1272.

Oggi Palazzo Ducale rappresenta il più vivace centro culturale della città, ospita mostre, concerti e congressi ed è sede di proficui scambi culturali a livello nazionale e internazionale. Attualmente si possono ammirare ancora le parti più antiche dell’edificio; queste si trovano tra via Tommaso Reggio e salita all’Arcivescovato, dove sorgeva il Palazzo degli Abati, dei Fieschi e la torre Grimaldina. Dei primi due si vedono ancora le arcate a sesto acuto della loggia, che si trovano a circa due metri di altezza a causa dell’abbassamento del suolo realizzato nel XIX secolo, per consentire il raccordo con via San Lorenzo. Da questa parte sorge anche la Torre Grimaldina, meglio nota come torre del Popolo. Secondo Orlando Grosso fu innalzata tra il 1291 e il 1304, e durante il suo restauro cercò di riportarla all’originale aspetto trecentesco; alcuni sostengono facesse parte di un palazzo dei Fieschi, altri invece ritengono fosse parte delle mura Carolinge. L’annalista Giustiniani spiega il ruolo delle campane della Torre. All’inizio pare che la loro funzione fosse quella di comunicare con la popolazione, per lanciare allarmi, annunciare guerre in corso o coprifuoco, per proclamare l’arrivo di qualche ospite speciale, festeggiamenti o convocare la riunione di magistrature.

 

Torre Grimaldina

Il Ducale oggi accoglie i visitatori con ingressi maestosi e porticati, fra cui il cortile maggiore, il cortile minore e l’atrio del Vannone.

All’interno del palazzo, precisamente nella Sala del Maggior Consiglio, troviamo l’opera “Battaglia della Meloria” di Giovanni David, l’avvenimento che probabilmente segnò la svolta e l’origine dell’edificio.

Mantenendo la linea dell’autocelebrazione, nella Sala del Minor Consiglio venne raffigurato “L’arrivo a Genova delle ceneri di Giovanni Battista”, eseguito da Ratti – grande esponente del Neoclassicismo - visibile di fronte all’ingresso principale.

Palazzo Ducale porta con sé una storia antichissima, perciò è tappa immancabile per i turisti e per i genovesi che amano conoscere la storia della loro città. Situato in una posizione strategica, essendo nel pieno centro cittadino di fronte a piazza De Ferrari, permette di collegarsi in breve tempo alle aree più gettonate di Genova.

 

Francesca Galleano

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