Palazzo Pantaleo Spinola
La costruzione del palazzo fu commissionata all'architetto Bernardo Spazio da Pantaleo Spinola, che non riuscì a vederlo completo perché morì prima della fine dei lavori.
Il piano terreno è affrescato con episodi biblici realizzati nei primi decenni del Seicento da Giovanni Carlone e dal fratello Giovanni Battista. Una elegante scala conduce al salone del piano nobile e da qui si accede alla terrazza, nel cui ninfeo si trovava un tempo il celebre gruppo marmoreo raffigurante il Rapimento di Elena uno dei capolavori della scultura barocca eseguito dal marsigliese Pierre Puget e oggi conservato nel Museo di Sant'Agostino.
Le famiglie Cambiaso, Giustiniani e Gambaro, proprietarie dell’immobile dalla fine del XVIII, non apportarono al palazzo modifiche sostanziali, più evidenti furono le modifiche che l’istituto bancario che lo acquistò nel 1923 per destinarlo a sede dell’istituto stesso, dovette apportare per renderlo funzionale alla nuova destinazione d’uso, su tutte la copertura del cortile.
Il palazzo fu inserito nel sistema dei Rolli di Genova 1576 (I), 1588 (II), 1599 (I), 1614 (I) e 1664 (I)
è un edificio sito in via Garibaldi al civico 2 nel centro storico di Genova, inserito
Il 13 luglio del 2006 Palazzo Pantaleo Spinola (o palazzo Gambaro) nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
L'edificio si trova in Via Garibaldi 2, quartiere della Maddalena, ed oggi è sede del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure.